Approvati altri 4 CAM

Il 1° marzo 2011 si è tenuto a Milano presso la sede di Unioncamere Lombardia il primo incontro annuale del Gruppo di Lavoro Acquisti Verdi. Oltre alla collaborazione con gli altri gruppi di lavoro tematici, il bilancio dell’attività del gruppo si è concentrato sull’adozione di ulteriori 4 criteri ambientali attuativi del PAN, che portano il GPP in Italia da una fase volontaristica ad una istituzionalizzata. Prezioso è il contributo infatti che il Gruppo ha fornito come consulente del Ministero per la loro redazione.

Dopo l’approvazione delle disposizioni riguardanti la carta in risme e gli ammendanti (DM 12 ottobre 2009 – G.U. n. 269 del 9 novembre 2009) sono stati pubblicati sul Supplemento ordinario n.74 alla GU n.64 del 19 marzo 2011 i seguenti “criteri ambientali minimi” adottati con DM n. 21/11 dal Ministro dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare:

* Prodotti tessili;
* Arredi per ufficio;
* Apparati per l’illuminazione pubblica;
* IT (computer, stampanti, apparecchi multifunzione, fotocopiatrici);

di ogni documento è consultabile anche la relazione di accompagnamento dalla pagina dedicata al GPP del sito del Ministero Ambiente.
Cosa sono e a cosa servono i criteri ambientali minimi per gli acquisti pubblici

Il Piano d’Azione Nazionale (PAN) rinvia ad appositi decreti emanati dal Ministero dell’Ambiente, della tutela del Territorio e del Mare l’individuazione di un set di criteri ambientali “minimi” per ciascuna tipologia di acquisto.

I documenti “Criteri ambientali minimi” adottati con DM, riportano delle indicazioni generali volte ad indirizzare l’ente a perseguire una razionalizzazione dei consumi e degli acquisti e forniscono le “considerazioni ambientali” propriamente dette, collegate alle diverse fasi delle procedure di gara (oggetto dell’appalto, specifiche tecniche, caratteristiche tecniche premianti collegati alla modalità di aggiudicazione all’offerta economicamente più vantaggiosa, condizioni di esecuzione dell’appalto) volte a qualificare ambientalmente sia le forniture che gli affidamenti lungo l’intero ciclo di vita ambientale.

La struttura e la procedura di definizione dei CAM consente di facilitare al massimo il compito delle stazioni appaltanti che vogliono adottare o implementare pratiche di GPP ed essere in linea con i principi del PAN. Con un semplice copia ed incolla infatti, possono trasferire nei propri capitolati le caratteristiche ambientali utili a classificare come “verde” la fornitura o l’affidamento cui si riferiscono e i relativi mezzi di prova per verificare la conformità delle offerte pervenute ai requisiti ambientali richiesti.
Adempimenti istituzionali e sistema di monitoraggio

A decorrere dal 9 novembre 2010 le Pubbliche Amministrazioni sono obbligate a comunicare all’Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici le informazioni relative agli acquisti ecologici, rientranti nell’applicazione del DM Ambiente 12 ottobre 2009. Le comunicazioni sono obbligatorie relativamente alle procedure di affidamento iniziate dopo il 1° gennaio 2010.

Per comunicare tali dati le Amministrazioni Pubbliche dovranno collegarsi al sito dell’Autorità – area Servizi.

L’invio delle nuove comunicazioni è obbligatorio, sia per affidamenti soggetti all’obbligo di acquisizione del CIG (Codice Identificativo Gara), sia per gli affidamenti ordinariamente non soggetti a tale obbligo.

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