La Regione Friuli Venezia Giulia firma la Carta Nazionale Contratti di Fiume

Il Friuli Venezia Giulia, nostro associato, ha sottoscritto la Carta Nazionale Contratti di Fiume, il documento nato dal Tavolo Nazionale dei Contratti d Fiume (LINK), nato all’interno delle attività del Coordinamento Agende 21 Locali Italiane e promosso a livello nazionale in collaborazione ad altri enti.

Riportiamo di seguito il comunicato della Regione Friuli Venezia Giulia (link):

Trieste, 28 luglio – La Regione Friuli Venezia Giulia aderisce alla Carta nazionale dei Contratti Fiume, i cui princìpi sono la corretta gestione e la valorizzazione delle risorse idriche, nonché la salvaguardia dal rischio idraulico. L’adesione è stata approvata dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore all’Ambiente Sara Vito.
“Si tratta di uno strumento innovativo – ha spiegato l’assessore – in quanto i Contratti Fiume mettono in campo una politica di prevenzione e progettazione, contraddistinta dalla varietà dei soggetti che vi partecipano a diversi livelli. Enti pubblici, imprese, cittadini e associazioni si collegano e assieme contribuiscono alla stesura di piani su varia scala che mirano a obiettivi importanti, quali la riduzione dell’inquinamento delle acque e la mitigazione del rischio idraulico, ma anche la valorizzazione del paesaggio, la salvaguardia della natura e la fruizione turistica sostenibile delle acque”.
Questa modalità di gestione delle risorse idriche è prevista anche dalla legge regionale 11/2015 sulla Difesa del Suolo e l’Utilizzazione delle Acque, in particolare degli articoli 12 e 15 che indicano nei Comuni e nei Consorzi di Bonifica, il cui territorio è compreso entro un bacino idrografico, i principali attori dei Contratti attraverso il coinvolgimento di soggetti pubblici e privati d’intesa con la Regione.
L’esempio pratico più recente arriva dal Comune di Manzano, al quale in assestamento di Bilancio è stato destinato lo stanziamento di 20.000,00 euro per consentire alla comunità di prendersi carico del Natisone al fine di valorizzarlo sotto il profilo ambientale, culturale e sociale.
L’adesione a questo tipo di iniziative è secondo la legge regionale espressamente volontaria e, come nel caso del Natisone, finalizzata ad attuare la riqualificazione ambientale e la rigenerazione socio-economica dei sistemi fluviali.
Questi princìpi, oltre a essere presenti nella Carta nazionale approvata a Milano nel 2010, sono rintracciabili in tutti i documenti che in varie forme hanno dato impulso all’idea dei Contratti Fiume. Un primo accenno è individuabile nelle conclusioni del Forum mondiale dell’acqua del 2000 che si è tenuto all’Aia e successivamente, in maniera più esplicita, in diverse direttive comunitarie e anche all’interno del Testo unico ambientale del 2006.
ARC/PV/EP