A tre anni di distanza dalla “Carta Nazionale dei Contratti di Fiume (CdF)”: Regione Lombardia – Milano, V° Tavolo Nazionale 2010 e Regione Piemonte – Torino, VI° Tavolo Nazionale 2011 e ad un anno dal Position Paper sul “Green New Deal dei territori fluviali” (Regione Emilia Romagna – Bologna VII° Tavolo Nazionale 2012), i CdF hanno avuto una ulteriore e significativa accelerazione. Questa crescita è certamente correlata all’incalzare dell’attualità e al susseguirsi di eventi drammatici, legati all’aggravarsi del rischio idrogeologico, inquinologico, alle conseguenze del consumo di suolo ed in generale a tutte quelle criticità che per essere affrontate necessitano di strategie di prevenzione e processi di governance collettiva. In questo contesto i CdF si prefigurano come uno degli strumenti a disposizione del cambiamento e vista la diffusione che hanno avuto in termini quantitativi e qualitativi in questi ultimi anni, ci portano a sperare che in realtà il “cambiamento sia già in atto”. Dall’Osservatorio del Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume si registrano sempre nuovi processi in attivazione in tutte le Regioni ed una sempre maggiore capacità da parte dei CdF di integrare i piani e le norme sulla gestione e tutela delle acque con quelli per la difesa del suolo, del paesaggio e lo sviluppo economico dei territori. Con l’VIII Tavolo Nazionale di Firenze, si intende continuare l’opera di circolazione di buone pratiche, già intrapresa nelle precedenti edizioni, fornendo al contempo un contributo al dibattito in corso sugli argomenti emergenti e di maggior rilevanza. I temi congressuali dell’VIII Tavolo sono stati individuati e definiti attraverso una serie di incontri preparatori che si sono tenuti a: Firenze 25/09/2013 (Regione Toscana), Milano 30/10/2013 (Regione Lombardia), Rimini 06/11/2013 ( Coordinamento A21 Locali), Mestre-Venezia 08/11/2013 (Unione Veneta Bonifiche), Lucca 26/11/2013 (Provincia di Lucca). Con questo nuovo appuntamento si intende contribuire a creare una visione condivisa e interregionale che consenta di continuare a diffondere i Contratti di Fiume ed a sostenere gli investimenti nei territori fluviali che li adottano.